Coopcredito e Confesercenti rilanciano: «Abbattiamo fino a 3 punti il tasso per le Pmi del terziario»

Coopcredito e Confesercenti rilanciano: «Abbattiamo fino a 3 punti il tasso per le Pmi del terziario»

«I dati diffusi in queste settimane sui media dimostrano che la richiesta di sostegno ai confidi non può essere relegata ad dibattito fra addetti ai lavori: assume ormai i contorni di una emergenza sociale ed economica, oltre che politica. Per far fronte a questa situazione, il Confidi Coopcredito ha deciso un intervento a sostegno della domanda di credito delle imprese del terziario, suo tradizionale core business. Ai commercianti ed alle imprese dei servizi dà infatti la possibilità di abbattere il tasso di interesse fino al 3 per cento in base alla legge regionale 39. Una opportunità limitata nel tempo e disponibile in tutte le sedi di Coopcredito e Confesercenti». Lo affermano il presidente di Coop Credito Flaminio Lombi ed il direttore generale Patrizio Lapenna. «Ma questo nostro senso civico – sottolineano Lombi e Lapenna – non deve e non può ridurre di un millimetro la responsabilità delle istituzioni rispetto agli imprenditori ed alla necessità, non più rinviabile, di tornare a sostenere i consorzi fidi abruzzesi. La maggioranza delle Regioni italiane - spiegano infatti Lombi e Lapenna - ha scelto di sostenere con forza i confidi, di investire nei loro fondi rischi aggrediti dalle banche, di non lasciare gli imprenditori da soli di fronte al credit crunch: in Abruzzo nulla di tutto ciò è stato fatto, ed i risultati sono che oggi il sistema abruzzese dei confidi oggi è molto più debole e questa debolezza si ripercuote direttamente sul costo che gli imprenditori abruzzesi devono pagare per i pochi finanziamenti che ricevono dalle banche. Immaginiamo cosa questo vuol dire nelle zone di confine con le Marche ed il Lazio: l’Abruzzo sembra voler respingere gli investimenti. Per questa motivazione è auspicabile, e da qui vogliamo partire, che i maggiori confidi abruzzesi inizino a percorrere una strada comune nelle relazioni con gli istituti bancari e con la Regione, nel solco di quella necessaria semplificazione della rappresentanza delle imprese alla quale crediamo profondamente».